OVERVIEW
Le isole maltesi offrono un’eredità inestimabile.
Immerse tra archeologia, mix culturali, arte e natura, le isole dell’arcipelago maltese presentano, a chi le visita, un’eredità ricchissima. Esse sono il riflesso di un crocevia di popoli che hanno vissuto lì a partire dal 5200 a.C.
Il territorio dei cavalieri di Malta è stato conteso storicamente per la sua posizione geografica e, nonostante la quasi totale assenza di acqua potabile (necessitando di desalinizzare l’acqua e/o importarla), le eredità geologica, archeologica, linguistica, religiosa e folkloristica sono uniche.
LA CAPITALE
Le cabine telefoniche e le balconate in stile vittoriano o arabeggiante fanno viaggiare nel tempo. Il centro della capitale (La Valletta) è visitabile a piedi. Abbiamo lasciato la moto in un parcheggio coperto nelle vicinanze (si può lasciare anche negli spazi esterni appositi (M/C).
La concattedrale di San Giovanni Battista, con la sua maestosità, custodisce due famosi quadri del Caravaggio (La Decollazione di San Giovanni Battista e Il San Gerolamo scrivente). Dal Forte Sant’Elmo si possono raggiungere le Tre Città (Cospicua, Vittoriosa e Senglea) mediante l’aliscafo o un tipico luzzu (la versione più recente del tradizionale gozzo).
GROTTE, FIORDI, TRADIZIONI
L’esposizione al vento e la natura delle rocce rendono le isole dell’arcipelago soggette a frane (come nel caso di Filfla, isola dell’arcipelago non antropizzata). Tutte le isole sono colme di grotte, insenature e falesie: dalla Blue grotto a Wied il-Ghasri, dal piccolo fiordo di Xemxija a Wied il-Zurrieq e Dwejra, e così via.
Le cave di tufo e la roccia tenera si alternano alla macchia mediterranea e a numerose saline, come quelle di Xwejni, e paesaggi meravigliosi. Però, lo spettacolo naturale delle straordinarie scogliere di Ta Cenc al tramonto (Gozo) ci ha lasciati, più di tutto, senza fiato.
Le isole offrono un’eredità inestimabile anche per i paesini di pescatori, tra cui Marsaxlokk (per il mercato della domenica) e Marsaskala (per il porticciolo e la buona cucina): questi ultimi sono da ammirare e apprezzare per le loro tradizioni locali.
TEMPLI
I templi megalitici di Hagar-Qim, Mnajdra, Borg in-Nadur e Hal-Tarxien ci hanno fatto scavare fino agli albori della nostra civiltà, quando l’alternarsi di giorno e notte si calcolava studiando la gradualità dell’ingresso dei raggi solari tramite fessure ricavate da tali gigantesche strutture.
Il tempio sotterraneo/santuario di Hal-Saflieni è visitabile solo prenotando con largo anticipo ed è estremamente affascinante e misterioso: l’eternità del luogo inebria i sensi sul culto dei morti e usanze ancestrali. Si tratta dell’unica opera conosciuta di architettura sotterranea preistorica al mondo (https://www.scoprimalta.it/ipogeo-hal-saflieni).
MOSTA E CITTA’ FORTIFICATE
Oltre all’immancabile Chiesa Rodunda di Mosta e le enormi Catacombe di San Paolo a Rabat (Malta), sono da visitare le cittadelle fortificate di Mdina (Malta) e Victoria/Rabat (Gozo). Le stradine quasi disabitate di entrambe le antiche capitali rivestono il visitatore di fascino e, allo stesso tempo, le alte murate lo intimoriscono per la loro imponenza, trascinando con sé l’oscuro passato di tortura e prigionia.
CUCINA
Come detto prima, le isole offrono un’eredità inestimabile e anche l’alimentazione tipica mediterranea mostra l’influenza araba arricchendosi, rispetto alla cucina siciliana, di maggiori quantità di spezie e aglio, oltre alla presenza di burro salato e del formaggio di pecora tipicamente gozitano (Gbejna). Quest’ultimo viene consumato fresco o è prodotto, come il “vicino” caciocavallo ragusano, secondo vari livelli di stagionatura. Delizioso lo Stuffat tal-fenek in una tipica trattoria appena fuori Mdina e squisita la tipica Aljotta che abbiamo gustato presso il ristorante Tal Familja a Marsaskala (https://www.feltrinellieditore.it/opera/malta-e-gozo/).
COMINO
Ad agosto, visitare la Blue Lagoon tra Comino e Cominotto non è raccomandabile per la confusione, ma si tratta di una piscina naturale da cartolina. Non è raggiungibile in moto, ma sono presenti aliscafi e mezzi privati a disposizione dei turisti. A differenza di alcuni luoghi dispersi nella natura, tra sterrati e mulattiere, e in contesti quasi desertici da noi amati e ricercati, la Blue Lagoon è certamente uno dei luoghi più turistici, affollati e pubblicizzati dell’intero arcipelago.
CISK
Infine, non potevamo concludere i nove giorni nell’arcipelago senza visitare il birrificio (Farsons) in cui tradizionalmente si produce la Cisk.
Itinerario
Prime 3 notti: Azur Hotel (Il-Gzira)
Successive 4 notti: Grand Hotel Gozo (Ghajnsielem)
Ultima notte: Bayview Hotel (Il-Gzira)
1° giorno: partenza per La Valletta (Concattedrale di San Giovanni Battista, Upper Barrakka Gardens); le tre città (Forte Sant’Elmo e Museo della guerra, museo marittimo).
2° giorno: Marsaxlokk (mercato + escursione in barca alla piscina di San Pietro); Blue Grotto, Wied iz-Zurrieq, fiordo di Xemxjia; templi di Hagar-Qim, Mnajdra, Borg In-Nadur.
3° giorno: Mosta (Chiesa Rodunda e bunker sotterraneo); Mdina (Museo delle torture e Catacombe di San Paolo); Dingli cliffs.
4° giorno: Popeye Village, pranzo all’Armier Bay, Paradise Bay, Ramla Bay + Ghajnsielem (Gozo).
5° giorno: Rabat/Victoria, (prigioni, museo del folklore, antropologico, naturalistico); templi di Ggantija, mulino Ta Kola, saline di Marsalforn e Xwejni; fiordo di Wied Il-Ghasri.
6° giorno: San Blas Bay, Ramla Bay, Santuario di Ta Pinu, San Lawrenz, Dwejra, Fiordo di Xlendi e giro in moto d’acqua; Sanap cliffs e Ta Cenc cliffs al tramonto.
7° giorno: escursione giornaliera a Comino e Cominotto + Crystal Lagoon e Blue Lagoon.
8° giorno: Golden Bay (Malta) e giro in canoa, breve tratto del Victoria Lines Trail, Marsascala con pranzo di pesce tipico, visita al sito di Hal-Saflieni nel primo pomeriggio, Chinese Garden al tramonto.
9° giorno: visita al birrificio (Farsons) e degustazione + ritorno a Pozzallo.